Ci ho messo del tempo a scrivere questo pezzo, perché veramente non sapevo da dove incominciare, tante erano le inesattezze da correggere nell’articolo che mi son trovato a commentare.
Chiariamoci subito: siamo abbastanza abituati al fatto che gli scritti di Margherita D’Amico sul tema della sperimentazione animale contengano frequentemente errori e inesattezze, e siamo anche abituati al fatto che la nostra arrivi a citare come fonte nei suoi scritti anche un blog nato il giorno prima (con l’evidente scopo di gettare fango su una persona, dato che quello che la D’Amico aveva citato era il primo e unico articolo mai pubblicato su quel blog), gettando così alle ortiche tutto quanto si insegna ai corsi di giornalismo sulla valutazione dell’attendibilità delle fonti.
Ma dobbiamo ammettere che questa volta la nostra simpatica autrice si è superata: dobbiamo davvero farle i complimenti perché riuscire a fare quanto ha fatto la eleva a livelli mai raggiunti prima neppure dai suoi più insigni predecessori nel campo della carta stampata…