La nostra storia

Nel nostro Paese l’opinione pubblica è bombardata da una cattiva informazione in merito alla sperimentazione animale. Essendo totalmente digiuna dall’argomento essa crede a tutto ciò che si dice poiché l’informazione proviene da una sola campana, quella dei movimenti “anti-vivisezione”. Non sentono la voce della comunità scientifica, i ricercatori hanno sempre mostrato poco interesse nel spiegare al pubblico il loro lavoro.

La diretta conseguenza di una informazione scientifica errata è il fatto che l’opinione pubblica non ha i mezzi necessari per farsi un’opinione corretta. E’ perciò portata a compiere azioni e a prendere decisioni che vanno contro l’interesse stesso della collettività in quanto si fida ciecamente della propaganda animalista.

Appoggiando in maniera indiscriminata qualsiasi evento e proposta animalista non si farà altro che distruggere la ricerca biomedica e perciò i progressi in questo campo per la cura della salute umana ed animale.

Come ci siamo conosciuti

La propaganda animalista si fa sentire e si diffonde soprattutto sui vari Social Network ed è qui che i nostri si conoscono e piano piano iniziano finalmente a contrastare le bugie e le falsità spacciate dagli animalisti e a far sentire la voce della scienza creando diverse pagine e scrivendo articoli. Il loro scopo è quello di cercare di avvicinare le persone al mondo della scienza spiegando loro cosa fanno i ricercatori, a cosa servono le loro scoperte e perché si utilizzano gli animali.

Come siamo nati

Creare Pro-Test Italia non è stato semplice per persone completamente avulse dalle realtà associative. Tutto nacque dall’idea di Giulia Corsini di organizzare una contro-manifestazione il 29 Settembre 2012 a Udine in risposta alla manifestazione animalista contro la Harlan (stabilimento dove si allevano animali da laboratorio). Questa prevedeva un corteo lungo il centro storico ed infine una conferenza pubblica di personaggi noti nel mondo animalista.

Oltre alla contro-manifestazione erano in programma anche dei banchetti informativi per spiegare l’utilità della sperimentazione animale, cercando di sfatare i classici luoghi comuni propinati dalle campagne animaliste.

Pro-Test Italia

Purtroppo l’idea della contro-manifestazione è stata abbandonata.

Ci siamo così resi conto che per organizzare qualsiasi cosa che avesse un impatto importante era necessario avere un riferimento in un comitato, una società, un’associazione, qualcosa che non esisteva ancora in Italia. Abbiamo così pensato a un canale che fosse il collegamento tra il mondo dei ricercatori e la gente comune. I primi sono infatti troppo impegnati nel loro lavoro, parlano di questo e spiegano cosa fanno solo nelle riviste di settore e non comunicano con il mondo esterno, i secondi invece ricevono informazioni esclusivamente dai movimenti «anti-vivisezione».

Nel frattempo abbiamo cercato di contattare alcune realtà che ci avrebbero dato dritte per quanto riguarda l’organizzazione di manifestazione, debunking e divulgazione scientifica  nelle fasi iniziali della formazione dell’associazione:
Federfauna in primis, seguito dall’Istituto Mario Negri e da un’associazione inglese che si chiamava Pro-Test.

Alla fine, abbiamo chiesto in prestito il nome alla Pro-Test originale, come avevano fatto Pro-Test for Science di UCLA e siamo nati, siamo Pro-Test Italia. Agiremo sul territorio italiano in modo analogo a come ha agito Pro-Test sul territorio Inglese; siamo un’associazione non-profit che si occupa semplicemente di fare informazione, contrastare la propaganda antiscientifica e svelare gli interessi di alcune lobby animaliste.

Le azioni importanti di Pro-Test UK hanno avuto come risultato l’arginamento della disinformazione e del terrorismo animalista; Pro-Test Italia intende replicare il medesimo successo.