Il 20 Aprile uno sparuto gruppo di animalisti si è intrufolato nel dipartimento di farmacologia dell’Università di Milano (ancora non si sa in che modo) ed ha occupato lo stabulario, il luogo in cui sono tenute custodite le cavie animali; hanno sigillato l’entrata e hanno preso a filmare e fare foto. Dopo alcune ore hanno lasciato l’edificio portandosi con loro centinaia di topi ed un coniglio. Loro lo chiamano “liberare” , per me questo è rubare. Non è la prima volta che accadono cose del genere, già in passato alcuni gruppi di animalisti si sono macchiati di questo crimine. Questa volta però andiamo oltre alla semplice violazione di leggi, non sono solo entrati in un luogo in cui l’accesso ai non addetti è assolutamente vietato, non hanno solamente rubato dei modelli animali altamente selezionati, geneticamente unici, costati fior di quattrini all’Università, (essendo un’università statale li abbiamo pagati NOI contribuenti) e, visto che gli animali sono fortemente immunodepressi, stanno paradossalmente mettendo a rischio la loro salute.