Categoria: Disinformazione scientifica

Striscia la Notizia e le falsità sui macachi

#StoppaVergognati!
Il lupo perde il pelo ma non il vizio e così il buon Stoppa ha ripreso a raccontare un po’ di cose false, inesatte o decontestualizzate sulla sperimentazione animale (con l’aiuto della inossidabile dott.ssa Kuan, che per l’ennesima volta avrebbe bisogno di un ripasso di biologia). Questo articolo le elencherà brevemente, ma prossimamente cercheremo di fare qualcosa di più dettagliato.

Giornalismo imparziale e propaganda di regime

Ci ho messo del tempo a scrivere questo pezzo, perché veramente non sapevo da dove incominciare, tante erano le inesattezze da correggere nell’articolo che mi son trovato a commentare.

Chiariamoci subito: siamo abbastanza abituati al fatto che gli scritti di Margherita D’Amico sul tema della sperimentazione animale contengano frequentemente errori e inesattezze, e siamo anche abituati al fatto che la nostra arrivi a citare come fonte nei suoi scritti anche un blog nato il giorno prima (con l’evidente scopo di gettare fango su una persona, dato che quello che la D’Amico aveva citato era il primo e unico articolo mai pubblicato su quel blog), gettando così alle ortiche tutto quanto si insegna ai corsi di giornalismo sulla valutazione dell’attendibilità delle fonti.

Ma dobbiamo ammettere che questa volta la nostra simpatica autrice si è superata: dobbiamo davvero farle i complimenti perché riuscire a fare quanto ha fatto la eleva a livelli mai raggiunti prima neppure dai suoi più insigni predecessori nel campo della carta stampata…

La sperimentazione animale è un metodo obsoleto e fuorviante?

Un’evidenza inoppugnabile della necessità della Sperimentazione Animale per l’avanzamento della conoscenza, sono le ricerche che hanno portato al conferimento dei premi Nobel per la Medicina e la Fisiologia che dipendono, in grandissima parte, dai risultati ottenuti mediante la Sperimentazione Animale.
Il Premio Nobel è un’onorificenza di valore mondiale, attribuita annualmente a persone che si sono distinte nei diversi campi del sapere umano, «apportando considerevoli benefici all’umanità» per le loro ricerche, scoperte e invenzioni, per l’opera letteraria, per l’impegno in favore della pace mondiale.

73×0=0 – L’incompetenza non migliora se condivisa

Ci segnalano l’ennesimo articolo ripieno di pseudoscienza (http://www.nelcuore.org/blog-associazioni/item/venco-1300-primati-rinchiusi-in-stabulari-stop-ai-test-medievali.html): la Dott.ssa Venco, medico chirurgo, si lamenta del fatto che né il ministero né l’Università di Modena abbiano risposto ad un loro comunicato (https://protestitalia.files.wordpress.com/2015/02/comunicato.pdf) nel quale (solo a loro dire) “si demolisce il protocollo sperimentale usato a Modena sui macachi”.

Il bivio dell’informazione

Le Iene ci ricascano e questa volta l’argomento su cui si concentrano sono i vaccini, tema fortemente discusso al giorno d’oggi e su cui se ne sentono di cotte e di crude. Il servizio parte presentando il caso di due famiglie e di due ragazzi quattordicenni, Salvo e Andrea, che hanno avuto la disgrazia di avere degli effetti collaterali gravi (attestati da commissioni mediche) in seguito alla vaccinazione obbligatoria rispettivamente ad 11 mesi e a 2 mesi di età, con conseguente disturbo pervasivo dello sviluppo in Salvo ed encefalopatia epilettica di natura da determinarsi in Andrea.

A “Le Iene”: la disinformazione uccide

Troppa disinformazione e allarmismo viene condotto dal programma delle Iene.
Dopo il caso del “veleno di scorpione omeopatico” che avrebbe curato il cancro, dopo il caso Stamina, definita dalle iene come cura miracolosa per le malattie neurodegenerative, hanno deciso (purtroppo) di dedicarsi di nuovo alla salute e alla scienza.

Basta con le falsità

Che alcune associazioni animaliste fossero solite “piegare” un po’ la realtà lo sapevamo, ma in questi giorni si sta veramente superando la soglia del ridicolo. Qualcuno infatti sta cercando di far ricadere la colpa della mega-multa che l’Italia si appresta a ricevere dall’Europa per non aver recepito in tempo la Direttiva Europea sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (150.000 € al giorno, pari a 4.500.000 € al mese) sui ricercatori (definiti dall’On. Brambilla con l’epiteto di “lobby dei vivisettori”, cosa di cui si dovrebbe vergognare) invece che sui veri colpevoli che sono le associazioni animaliste e i politici che, come l’On. Brambilla, hanno tentato di fare una cosa che non si può fare, cioè stravolgere la direttiva.