Autore: Dario Padovan

Striscia la Notizia e le falsità sui macachi

#StoppaVergognati!
Il lupo perde il pelo ma non il vizio e così il buon Stoppa ha ripreso a raccontare un po’ di cose false, inesatte o decontestualizzate sulla sperimentazione animale (con l’aiuto della inossidabile dott.ssa Kuan, che per l’ennesima volta avrebbe bisogno di un ripasso di biologia). Questo articolo le elencherà brevemente, ma prossimamente cercheremo di fare qualcosa di più dettagliato.

Giornalismo imparziale e propaganda di regime

Ci ho messo del tempo a scrivere questo pezzo, perché veramente non sapevo da dove incominciare, tante erano le inesattezze da correggere nell’articolo che mi son trovato a commentare.

Chiariamoci subito: siamo abbastanza abituati al fatto che gli scritti di Margherita D’Amico sul tema della sperimentazione animale contengano frequentemente errori e inesattezze, e siamo anche abituati al fatto che la nostra arrivi a citare come fonte nei suoi scritti anche un blog nato il giorno prima (con l’evidente scopo di gettare fango su una persona, dato che quello che la D’Amico aveva citato era il primo e unico articolo mai pubblicato su quel blog), gettando così alle ortiche tutto quanto si insegna ai corsi di giornalismo sulla valutazione dell’attendibilità delle fonti.

Ma dobbiamo ammettere che questa volta la nostra simpatica autrice si è superata: dobbiamo davvero farle i complimenti perché riuscire a fare quanto ha fatto la eleva a livelli mai raggiunti prima neppure dai suoi più insigni predecessori nel campo della carta stampata…

Alberto Ferrari vince il Basel Declaration Award

Facciamo le congratulazioni al nostro consigliere, il Dr. Alberto Ferrari, che è stato il vincitore di quest’anno del Basel Declaration Award, consistente in una borsa di studio offerta dalla Basel Declaration Society per un corso FELASA sul welfare degli animali di laboratorio presso l’Università di Zurigo. Questo che segue è il comunicato stampa ufficiale della BDS (la traduzione in italiano è nostra)

73×0=0 – L’incompetenza non migliora se condivisa

Ci segnalano l’ennesimo articolo ripieno di pseudoscienza (http://www.nelcuore.org/blog-associazioni/item/venco-1300-primati-rinchiusi-in-stabulari-stop-ai-test-medievali.html): la Dott.ssa Venco, medico chirurgo, si lamenta del fatto che né il ministero né l’Università di Modena abbiano risposto ad un loro comunicato (https://protestitalia.files.wordpress.com/2015/02/comunicato.pdf) nel quale (solo a loro dire) “si demolisce il protocollo sperimentale usato a Modena sui macachi”.

Basta con le falsità

Che alcune associazioni animaliste fossero solite “piegare” un po’ la realtà lo sapevamo, ma in questi giorni si sta veramente superando la soglia del ridicolo. Qualcuno infatti sta cercando di far ricadere la colpa della mega-multa che l’Italia si appresta a ricevere dall’Europa per non aver recepito in tempo la Direttiva Europea sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (150.000 € al giorno, pari a 4.500.000 € al mese) sui ricercatori (definiti dall’On. Brambilla con l’epiteto di “lobby dei vivisettori”, cosa di cui si dovrebbe vergognare) invece che sui veri colpevoli che sono le associazioni animaliste e i politici che, come l’On. Brambilla, hanno tentato di fare una cosa che non si può fare, cioè stravolgere la direttiva.

Recepimento direttiva sulla protezione degli animali da esperimento: facciamo il punto.

Come saprete la Camera ha appena approvato una legge che riguarda (tra le altre cose) il recepimento della direttiva europea 2010/63/UE, del 22 settembre 2010 , sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Contestualmente abbiamo assistito a una serie di servizi televisivi e giornalistici che inneggiavano alla vittoria delle posizioni animaliste e alla “cancellazione della vivisezione”. In questo articolo cercheremo di chiarire cosa è successo sul serio, cosa è veramente definitivo e cosa, invece, può essere ancora oggetto di modifiche.

No all’emendamento alla Direttiva Europea sulla Sperimentazione

Come molti di voi sicuramente sanno, lo scorso 3 Luglio il Senato ha approvato l’art. 13 del ddl S. 587, presentato alla Camera come C. 1326 ed in discussione in questi giorni alla XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati, per il recepimento della Direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Il testo originale è stato emendato in commissione in maniera decisamente peggiorativa, che potrebbe dare un brutto colpo alla ricerca.

I pacemaker si possono davvero testare su cadaveri o manichini?

Il pacemaker è uno dei più importanti progressi ottenuti grazie alla sperimentazione animale e grazie ad esso pazienti con gravi problemi cardiaci hanno potuto migliorare notevolmente la loro qualità e durata della vita. Recentemente persone contrarie alla sperimentazione animale hanno affermato che questo dispositivo potrebbe essere testato su cadaveri perfusi o su manichini predisposti a questo utilizzo: ma tutto questo è davvero possibile o rimane una bella ipotesi senza applicazioni pratiche?

Il “Metodo Vannoni” e le staminali mesenchimali: cosa dice il metodo scientifico?

Quando le decisioni che dovrebbero essere prese da scienziati e ricercatori vengono invece prese da persone non competenti (anche se in buona fede ed animate da ottime intenzioni), i risultati ottenuti sono inesistenti e i rischi od i problemi sono molti di più.
Il problema viene messo in luce da questo articolo, che riporta la risposta data da alcuni dei più stimati esperti italiani alla questione relativa alle cure compassionevoli con cellule staminali mesenchimali.

Dov’è la “tossicologia del XXI° secolo”

Spesso le associazioni animaliste citano il lavoro del Prof. Hartung (Toxicology for the twenty-first century). Come abbiamo sempre detto il principio di autorità non esiste nella scienza: quello che contano sono i dati e come questi dati vengono analizzati. Oggi abbiamo il piacere di pubblicare un’interessante (e referenziata) analisi di questo lavoro, fatta dal Dr. Massimo Silvetti, ricercatore universitario che si occupa proprio di metodi alternativi. Vi invitiamo a leggerlo con attenzione, perché scopriremo che il lavoro di Hartung non è così impeccabile come ci si potrebbe aspettare all’inizio (tutt’altro…).