Autore: Alberto Ferrari

Vaccini e autismo: davvero ci servono altre prove?

Una volta mi hanno mandato un articolo scientifico-scherzo che si intitolava “Uso del paracadute per la prevenzione di morte e trauma grave a seguito di stress gravitazionale: revisione sistematica dei trial controllati randomizzati”…

La mescolanza del sangue

A volte ritornano, anche quando non se ne sentiva la mancanza. Non dirò qui che chi è tornato è “il razzismo”. Quello non se n’è mai andato né mai se ne andrà. Quello che però speravamo di esserci lasciati dietro è il cosiddetto “razzismo scientifico”.

Quel deficiente di Cartesio

La filosofia degli animal rights ha bisogno di nemici, ovviamente. Il nemico designato è quasi sempre Cartesio; il mostro incompetente, piaga della filosofia occidentale e padre dello ‘specismo’, che ci ha convinti che gli animali sono robot incapaci di sensazioni ed emozioni. Non si può assistere ad una conferenza di qualche filosofo animalista senza sentire la frecciatina a quell’idiota patentato di Cartesio, smentito platealmente dalle recenti scoperte dell’etologia (recenti scoperte? Che gli animali abbiano sensazioni è una scoperta “recente” di cui possiamo vantarci rispetto ai nostri stupidi antenati? Ma per favore…).
E tuttavia, tutte le volte che ho domandato ai miei interlocutori di citarmi un passo di Cartesio in cui egli affermi che gli animali sono privi di sensazioni ed emozioni, ho visto occhi che si incrociano.

L’etica di Azatoth

In una delle conferenze sul tema della sperimentazione animale cui partecipai l’anno scorso mi misero “in difficoltà” (chiarirò ora in che senso mi misero “in difficoltà”) con una domanda di stampo filosofico. Mi si chiese, sostanzialmente, se dato che ero a favore della sperimentazione animale (dunque ‘specista’, ça va sans dire), sarei stato favorevole anche alla sperimentazione su una nuova specie intelligente che avessimo dovuto scoprire.

Rivelato al mondo il topo “parlante”

Gli scienziati della Southern University Colorado Abbey hanno pubblicato una clamorosa ricerca sulla rivista Nature, svelando l’esistenza di un animale transgenico (creato in laboratorio) dalle caratteristiche sorprendenti.

Errori statistici comuni degli oppositori

Arriva, come promesso, un approfondimento statistico di cui effettivamente si sentiva il bisogno. L’uso della statistica che fanno le fonti anti-Sperimentazione Animale infatti è particolarmente insidioso: da un lato sfruttano il fatto che la statistica e gli strumenti matematici ad essa collegati sono inaccessibili a quasi tutti i profani e anche a gran parte degli addetti, e dall’altra utilizzano il carisma dei numeri e delle fonti, rispetto ai quali si tende a nutrire una certa riverenza, per far passare informazioni scorrette.

L’argomento dai casi marginali

Oggi parliamo del cosiddetto argomento dai casi marginali (argument from marginal cases). Si tratta, fondamentalmente, di uno degli argomenti chiave della “filosofia antispecista”, e di solito si espone in questa forma:
“Poiché non ci sono differenza psicologiche fra un neonato o un disabile mentale grave (i ‘casi marginali’) e alcuni animali , per essere coerenti dovremmo trattare allo stesso modo le due categorie.”

La ricerca di base non serve a niente?!

Una delle statistiche più abusate e facilmente demolibili degli anti-sperimentazione animale è quella di Contopulos-Ioannidis sulla traduzione della ricerca di base, secondo la quale la sperimentazione animale per la ricerca di base condurrebbe a risultati clinici solo in un caso su 25000, lo 0.004% dei casi. Come argomento, mi ricorda un po’…

Asinus Novus: una seconda risposta

… Che in questa sede sarà anche l’ultima. Ho varie ragioni infatti di ritenere che non tutti i nostri lettori, e nemmeno la maggior parte di essi, siano interessati al proseguimento di questo dibattito, e che abbiano in effetti perfettamente compreso tutto il senso della nostra risposta al di là di ogni possibile travisamento. Abbiamo infatti risposto ad un articolo di Asinus Novus (da qui in poi AN) in questa sede. Questo scritto ha trovato una risposta, e noi forniremo una risposta ulteriore. Anche qui adotterò il metodo della risposta punto per punto, visto che sembra essere una delle cose che l’autrice dell’articolo gradisce.

Asinus Novus e la “disobbedienza civile”

Asinus Novus (da qui in poi AN) è un blog antispecista. I suoi aspetti positivi sono che si occupa di filosofia e non di scienza, e dunque non pretende di darci lezioni sulla sperimentazione animale. I suoi aspetti negativi sono che si occupa di filosofia e assolutamente non di scienza; e quando il rifiuto per le forme e la struttura rigorose del pensiero scientifico travalica un limite, sorgono manipolazioni ed errori.