Eutanasia Legale

La raccolta firme promossa dall’associazione Luca Coscioni per il diritto a una morte dignitosa
Ci sono altri Dj Fabo in Italia che attendono una legge adeguata sull’eutanasia
Dal 30 giugno sono apparsi in tutta Italia banchetti e gazebo dell’associazione Luca Coscioni. Lo scopo è quello di raccogliere 500 mila firme dei cittadini, per avviare il Referendum sull’eutanasia legale. La raccolta firme si concluderà il 30 settembre.
Diversamente dal disegno di legge approvato in commissione dalla Camera lo scorso 6 luglio, la proposta dei referendari prevede la parziale abrogazione dell’articolo 579 del codice penale. Si vuole eliminare in particolare la parte riguardante il cosiddetto «omicidio del consenziente».
Si tratta di una norma di epoca fascista, approvata con regio decreto il 19 ottobre 1930. La proposta referendaria prevede che questa fattispecie valga solo se l’eutanasia è eseguita su minorenni e infermi di mente, o che hanno dato il proprio consenso con violenza o inganno.
Più vicini a una legge adeguata sull’eutanasia
Secondo un recente sondaggio i cittadini italiani favorevoli a una legge che riconosca il diritto all’eutanasia, in determinate condizioni in cui il soggetto non sia in grado di agire da solo, sono circa l’89%. Dopo la sentenza della Corte di Cassazione che riconosce il suicidio assistito non sempre punibile, sembrano ormai maturi i tempi per una legge all’avanguardia sul fine vita.
Emblematico il caso del suicidio assistito di Dj Fabo (Fabiano Antoniani), aiutato dall’attivista per i diritti civili Marco Cappato – già assolto con una sentenza della Corte d’Assise – oggetto della sentenza di Cassazione.
«Le emergenze istruttorie hanno (…) dimostrato che Marco Cappato ha aiutato Fabiano Antoniani a morire, come da lui scelto, solo dopo aver accertato che la sua decisione fosse stata autonoma e consapevole», si legge nella deposizione. «Dopo aver accertato che la sua patologia fosse grave e irreversibile e che gli fossero state prospettate correttamente le possibilità alternative» come il rifiuto alle cure.
Cosa cambierebbe con la vittoria del sì al Referendum
Intanto anche la Spagna ha approvato recentemente una legge sull’eutanasia, che assieme al suicidio assistito entrerà a far parte delle prestazioni offerte dal servizio sanitario nazionale del cattolicissimo Paese.
In caso di una vittoria del sì al Referendum, il Parlamento sarà così costretto a definire i contorni entro ai quali si potrà agire. Infatti, se l’articolo 579 venisse così abrogato il Parlamento dovrebbe deliberare per prevenire i problemi che si genererebbero in sede giudiziaria.
Il referendum serve quindi a ispirare una legge adeguata che da tempo manca, nonostante una precedente proposta firmata da cittadini cittadini e la disobbedienza civile di Cappato, che ha poi portato alla già citata sentenza della Corte Costituzionale.
Link al sito ufficiale di Eutanasia Legale
Tutte le informazioni necessarie sono presenti sul sito https://referendum.eutanasialegale.it/