FRAME: se vietiamo gli esperimenti sugli animali le conseguenze saranno disastrose!

Oggi proponiamo la traduzione integrale del testo rilasciato da FRAME (Fund for the Replacement of Animals in Medical Experiments.) lo scorso 14 maggio e leggibile in inglese qui.

FRAME è una delle più importanti fondazioni al mondo che si occupano di ricerca relativa ai metodi che non impiegano animali e ha rilasciato, nel caso di specie, alcune dichiarazioni che mettono bene in chiaro il quadro della situazione attuale sui metodi alternativi e sulla necessità dell’uso degli animali in ricerca.

Vi riportiamo alcuni dei passaggi fondamentali, prima di lasciarvi al testo integrale.

Per quanto riguarda le conseguenze di un eventuale divieto:

[la discussione di Stop Vivisection ha evidenziato] la scarsa comprensione nella società del perché si svolgono gli esperimenti sugli animali e delle disastrose conseguenze che accadrebbero se questi fossero vietati in Europa”

Sull’attuale sostituibilità:

è irrealistico affermare che oggi gli animali non sono necessari e che possono essere sostituiti dal vitro”

e

i metodi senza animali non sono ancora adatti per determinare la sicurezza nell’uomo di nuovi farmaci candidati, prima della loro entrata in studi clinici”

Sull’utilità degli studi su animale:

Le procedure sugli animali continuano a fornire nuove preziose scoperte nei processi patologici degli esseri umani e negli animali”

Sulle priorità che dovremmo avere:

Nuovi farmaci sono necessari con urgenza per il trattamento di molte malattie e questo deve rimanere una priorità assoluta”

Come si vede le affermazioni di FRAME (che riporta come mission “un mondo dove i metodi senza animali vengano visti come best practice” ) sono assolutamente condivisibili e sostanzialmente comparabili con quello che noi andiamo affermando su queste pagine da anni.

Fa piacere osservare che le fondazioni seriamente interessate ad una sostituzione degli animali, ove questo sia scientificamente possibile, non si abbassino a sostenere iniziative che di scientifico non hanno nulla ma che, al contrario, sono ripiene della solita propaganda pseudoscientifica, spesso scritta da persone con in mano al massimo una maturità scientifica e tanto tempo libero a disposizione.

Fa piacere vedere che anche per FRAME “la cura delle persone” rimane una priorità assoluta, al contrario di tanti “amanti degli animali” nostrani che preferirebbero vedere morta una persona malata piuttosto che qualche topo (e le cronache ci ricordano questo atteggiamento con cadenza quasi quotidiana…).

Confidiamo che, stanti le evidenze scientifiche, quanto accaduto nell’audizione e anche questa dichiarazione di FRAME, la Commissione Europea non abbia esitazioni o dubbi nel rifiutare le richieste dell’iniziativa “Stop Vivisection”.

Ma ecco il testo integrale della traduzione del comunicato di FRAME:

Risposta di FRAME all’iniziativa europea “Stop Vivisection“

La discussione di questa settimana sull’iniziativa “Stop Vivisection” ha messo in evidenza diversi problemi estremamente importanti.

In primo luogo, l’alta priorità che deve essere data alla sostituzione degli esperimenti su animali con alternative scientificamente valide.

In secondo luogo, la limitata rilevanza di processi patologici umani in molti studi su animali.

In terzo luogo, la scarsa comprensione tra gran parte della società del motivo per cui le sperimentazioni animali sono intraprese attualmente e le conseguenze disastrose che verrebbero fuori se queste fossero vietate in Europa.

E, infine, l’abisso di incomprensione tra i ricercatori che si dedicano agli esperimenti sugli animali e quelli che credono che questi esperimenti siano inadeguati e inutili.

La nostra visione in FRAME è un mondo in cui non saranno necessari gli esperimenti sugli animali perché i metodi non animali scientificamente validi potranno essere utilizzati al loro posto. Quando fu fondata FRAME nel 1969, questo era un obiettivo audace a lungo termine. Da allora, noi ed altri abbiamo lavorato duramente per sviluppare e convalidare opportuni metodi senza animali, per garantire che vengano utilizzati dalla comunità scientifica. Sono stati fatti progressi sostanziali, come risulta dall’attuale divieto di sperimentazione animale nei cosmetici in Europa.

Ma è irrealistico affermare che tutte le procedure su animali siano ormai inutili e che possano essere sostituite da opportuni metodi non animali. In particolare, è ampiamente accettato all’interno della comunità scientifica che i metodi non animali non sono ancora adatti per determinare la sicurezza nell’uomo di nuovi farmaci candidati prima della loro ingresso negli studi clinici.

Nuovi farmaci sono necessari con urgenza per la cura di molte malattie e questo deve rimanere una priorità assoluta.

Le procedure sugli animali continuano a fornire nuove preziose conoscenze nelle malattie degli esseri umani e negli animali. Cerchiamo inoltre di non trascurare la necessità di fornire nuovi medicinali veterinari (ad esempio fornendo vaccini per l’afta epizootica nei bovini), così come medicinali a scopo umano.

Invece, noi crediamo che bisognerebbe focalizzare l’attenzione sulla necessità di garantire che i nuovi metodi non animali vengano prodotti e che questi possano progressivamente eliminare la necessità di procedure animali. Ciò richiederà ulteriori ricerche, che a sua volta richiede un finanziamento da fonti governative e non-governative. Bisogna che venga fatta pressione per garantire che i fondi necessari vengano forniti e che i necessari nuovi approcci siano sviluppati e utilizzati in modo tempestivo.

Abbiamo anche bisogno di avviare un dialogo molto più costruttivo tra scienziati e non scienziati, che consenta a tutti di condividere una comprensione collettiva delle sfide che abbiamo di fronte e del modo migliore per affrontarle.

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