L’Anno della Scimmia

Quest’anno è l’”anno della scimmia”, ormai è chiaro: sembra che tutti i gruppi animalisti d’Italia (e non solo) abbiano fermamente pattuito di criminalizzare uno ad uno tutti gli istituti che si occupano di ricerca su Primati, partendo da Modena, passando per Ferrara ed arrivando infine a Roma con La Sapienza e il CNR.
Ormai di strutture ne mancano davvero poche.

Come devono comportarsi gli Istituti?

Se fai entrare questi gruppi animalisti e cerchi di spiegare a cosa serve la ricerca e come vengono detenuti gli animali, manipolano i video e le dichiarazioni, come abbiamo visto nel caso di Modena.
Se non li fai entrare, come abbiamo visto nel caso di Ferrara, dicono che c’è qualcosa da nascondere.

La strategia è chiara ed è già stata attuata all’estero, come ad esempio a Leuven, in Belgio, dove i gruppi per i diritti degli animali hanno fatto pressioni per far chiudere il laboratorio di neuroscienze cognitive dove si studiano i macachi e, una volta ottenuta dal rettore la promessa che sarebbe stato smantellato lo stabulario, gli animalisti hanno deciso di calcare la mano, chiedendo che venissero terminati anche i test con i conigli, i topi e ratti.
Fortunatamente il rettore si è reso conto del loro gioco e, conscio che se avesse ceduto una volta non avrebbero mai smesso di pretendere, ha bloccato la chiusura dello stabulario, dove tutt’ora si svolgono importanti esperimenti neuroscientifici.
Ecco, la strategia qui in Italia è la stessa: creare una breccia con la chiusura degli stabulari di Primati per poi chiedere passo dopo passo la fine della sperimentazione animale, bisogna impedire che questo accada.

Riabilitazione, 4R, dove sono le associazioni animaliste serie?

Se riflettiamo sulla vicenda, è normale porsi qualche domanda.
Anzitutto, gli animalisti continuano a chiedere la “liberazione” dei macachi, insistendo sul fatto che sono “detenuti” e che starebbero meglio “in libertà”.
Il problema è che questi non sono animali nati in libertà e gli stabulari sono la loro casa da quando erano cuccioli, hanno del personale specializzato che si prende cura di loro e sono in colonie stabili dove possono intrattenere una vita sociale: gli animalisti hanno un posto simile? Sono in grado di garantire condizioni uguali o migliori, con personale altrettanto qualificato a prendersene cura? Esistono strutture idonee, che seguono protocolli specifici per riabilitare gli animali e ricevono controlli da parte degli organi statali (ASL, IZS) come tutti gli stabulari?
Sono in grado di adottare l’intera colonia, visto che una vita solitaria per questi animali dalla complessa struttura sociale è causa di sofferenza? La questione non è da poco visto che in passato delle scimmie “liberate” sono state affidate a degli animalisti in case private e sono finite sbranate dai cani dei proprietari (http://wp.me/p23o8F-yh) , mentre altre sono detenute in strutture non specializzate che sono sinceramente peggiori rispetto agli stabulari dove risiedevano in precedenza e comunque da sole. Inoltre bisogna considerare che le scimmie, una volta finita la sperimentazione, possono venire riabilitate e date in adozione, come del resto la gran parte degli animali da laboratorio… Eppure non c’è una sola associazione che pacificamente si metta in contatto coi laboratori per avere questi animali, vaccinarli e metterli in strutture adeguate. Ad oggi l’unica associazione in Italia ad avere i permessi per adottare animali da laboratorio è La Collina dei Conigli, che si occupa solo di piccoli animali (del resto è un’associazione piccola e con risorse limitate). Perché le associazioni milionarie che premono per “liberare” i macachi che stanno partecipando alle sperimentazioni non si curano di questi animali ormai in pensione dando loro una casa adeguata?
Forse perché a livello di marketing gli conviene di più fare campagne più o meno di successo simulando di opporsi ad un’ipotetica ingiustizia, ripaga di più chiedere donazioni sui sequestri cautelativi per ipotesi di reato di maltrattamento, mentre collaborare pacificamente coi ricercatori per il benessere degli animali a fine sperimentazione non è altrettanto conveniente?

Quando invece le associazioni animaliste si impegnano veramente per fare da tramite per l’adozione dei macachi, strumentalizzano la vicenda a proprio vantaggio parlando di “animali salvati dalla vivisezione” e utilizzano questa informazione come veicolo per fare fare propaganda contro la ricerca in vivo. Basti ricordare la vicenda di quando l’Università di Modena ha liberamente concesso un macaco al centro Faunistico di Monte Adone tramite la LAV. La richiesta da parte dei ricercatori era quella di non pubblicizzare la cosa, ma gli animalisti non l’hanno rispettata, spingendosi a  strumentalizzare l’accaduto, parlando letteralmente di“salvataggio di animali dalla vivisezione” e “liberazione”, come potete leggere qu igoo.gl/VbnIKz e qui goo.gl/t14z6i .
Per questo motivo non conviene trattare con enti animalisti poco raccomandabili, che non cercano compromessi ma vogliono imporre prepotentemente la propria visione.

La domanda è questa: esistono associazioni animaliste serie e oneste che vorrebbero adottare gli animali?
Ai posteri l’ardua (ma non troppo) sentenza.
Ambra Giulia Marelli,
Vicepresidente.

Caso più recente: Tentativi di ostacolare la ricerca su Primati a La Sapienza di Roma

In Risposta a Striscia la Notizia e alla LAV: i Primati e la ricerca scientifica 

I nostri articoli:
La LAV e il “Muro di gomma della disinformazione in risposta al comunicato firmato da Michela Kuan contro le ricerche del prof Caminiti

Ignoranza abissale o malafede colossale? Ai posteri l’ardua sentenza.
In risposta all’ennesimo servizio televisivo pieno zeppo di disinformazione (e tante insinuazioni senza fondamento). Parliamo del servizio andato in onda sul programma satirico Striscia la Notizia il 18 dicembre 2014 a firma di Edoardo Stoppa (il fratello degli animali) sulla Sperimentazione animale, in particolare sui primati.
Parte I
Parte II

Anche Nature si è interessato della vicenda:
Animal-rights activists ramp up campaigns in Europe
Footage from German and Italian labs makes its way to television reports.

Libertà di ricerca scientifica, solidarietà al prof Roberto Caminiti da parte dell’Associazione Luca Coscioni: 

Tentativo di ostacolare la ricerca su Primati a Modena

I nostri video:

I nostri articoli:

La verità sullo stabulario di Modena

Animalisti contro l’Università di Modena, com’è cominciato tutto

Il caso di Ferrara: l’onorevole Bernini ci riprova 

Altro materiale:
I primati nella ricerca scientifica

edit:

Segnaliamo questo evento: una contromanifestazione indetta dagli studenti il 5 febbraio, ore 10:00, davanti al dipartimento di Fisiologia Umana, nella città studi de La Sapienza (Roma).
Il gruppo promotore: https://www.facebook.com/pages/Il-Gruppo-del-Fago-Sapienza/625115670927783?fref=ts
l’evento: https://www.facebook.com/events/861455393916955/

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