Ignoranza abissale o malafede colossale? Ai posteri l’ardua sentenza (seconda parte)

Ieri avevamo lasciato il nostro articolo sul video1 di Striscia la Notizia con l’intervista di Stoppa al solito Felicetti (Presidente della LAV), e oggi lo riprendiamo con l’inviato di Striscia, che solitamente si definisce fratello degli animali, che dice di voler parlare con il Prof. Caminiti presso il suo laboratorio

…dove, tra parentesi, detiene le malcapitate scimmiette

Dopo incappucciati anonimi e dichiarazioni insostenibili, riuscirà il conduttore a continuare il servizio in maniera corretta? La risposta tra poche righe...

Dopo incappucciati anonimi e dichiarazioni insostenibili, riuscirà il conduttore a continuare il servizio in maniera corretta? La risposta tra poche righe…

Penso saremo tutti d’accordo che una persona che

  • parla di vivisezione (praticamente già fortemente limitata dalla legge 615/41 e poi definitivamente vietata dalla circolare 51/72 e dalla direttiva 86/609/EEC)
  • intervista un anonimo che non sa dire NULLA che non sia visibile in quel video sfocato di 20 secondi
  • a seguire intervista il presidente della LAV come fosse una fonte attendibile (che, come al solito, ripete tutte le cose che già abbiamo ampiamente sbugiardato nella prima parte di questo articolo)
  • definisce i macachi utilizzati negli esperimenti come malcapitate scimmiette

sia assolutamente obiettiva, desiderosa di conoscere la verità e, soprattutto, imparziale vero? 😉

L’onestà e l’imparzialità si vedono in maniera particolare nel montaggio successivo.

Iniziamo con il descrivervi quello che si vede e poi vi raccontiamo la verità di quello che è realmente successo.

Spezzone 1 (ricordatevi l’ordine della sequenza)

Quello che si vede è

    • Una porta che si apre e si intravede una giovane ricercatrice che si accorge della telecamera
    • Stoppa che si presenta e che dice di aver bisogno di parlare con il Prof. Caminiti
    • TAGLIO DI MONTAGGIO
    • La voce della ricercatrice che dice “magari se ripassate”

Spezzone 2

    • TAGLIO DI MONTAGGIO
    • Stoppa che parla al citofono del laboratorio chiedendo di parlare con qualcuno “li fuori”. Si vede chiaramente che sta parlando al citofono, chiaramente visibile attaccato sulla parete dietro di Stoppa e non al cellulare.
    • La voce di una ricercatrice che risponde “aspetti un attimo” e che riaggancia il citofono
    • Stoppa che guarda stupito la telecamera e dice “come aspetti un attimo… mi ha riappeso!”
    • Risatina di sottofondo

Spezzone 3 – NOTATE IL CITOFONO SUL MURO – La cornetta mancante è quella che viene tenuta in mano da Stoppa

  • TAGLIO DI MONTAGGIO
  • commento della Hunzicker “continua a telefonare ma tutti si negano”

Con questo montaggio sembra che dopo aver aperto casualmente la porta si siano accorti di chi c’era all’esterno e che quindi si siano negati dopo continue telefonate.

Il messaggio è chiaro. Incontrovertibile.

Ma sarà anche vero?

Purtroppo no. Ed è veramente triste vedere un servizio che si “vende” come inchiesta giornalistica che ricorre al “montaggio creativo” per far passare una tesi. Eravamo abituati a veder fare queste cose2 agli “animalisti di professione”, che della menzogna fanno oramai una bandiera, ma eravamo convinti (ma forse sbagliavamo) che Striscia la Notizia non permettesse ai propri inviati di ricorrere a questi mezzucci.

In cosa consiste in questo caso il “montaggio creativo”, si chiederanno allora i nostri lettori?

Stoppa, con l’abilità di un viaggiatore del tempo, ha invertito l’ordine temporale degli eventi: e questo è evidente dai tagli di montaggio che sono chiaramente visibili nel video.

Chiariamolo subito. Le nostre non sono congetture, ma sono i fatti che vi riportiamo fedelmente come ci sono stati riferiti dal Laboratorio in questione. Vedrete che il tutto è decisamente più reale di quello che vogliono far sembrare nel video.

Iniziamo con il dire che Stoppa, come costume di questo tipo di video, non aveva nessun appuntamento e non aveva quindi nessuna autorizzazione ad entrare nell’Istituto con una telecamera. Il corretto ordine temporale degli eventi dovrebbe iniziare con Stoppa che parla al citofono, chiedendo di parlare con qualcuno e gli viene gentilmente risposto di attendere e viene chiuso il citofono.

Spezzone 3 – Questo è il vero inizio del tutto: Stoppa citofona

Dopotutto, se dovete aprire la porta, il citofono lo dovrete anche riagganciare, non vi pare? Anche perché nei laboratori il citofono non è di solito attaccato alla porta d’ingresso (come a casa vostra) ma è in una stanza lontana: dopotutto lo scopo è di poter rispondere anche se si sta lavorando (e penso che chiunque possa convenire che in un laboratorio non si lavora davanti alla porta d’ingresso).

Spezzone 1 – Vengono ad aprire

La sequenza dopo è quella con cui è iniziato questo clip: la porta si apre e la giovane ricercatrice (la stessa che gli aveva parlato al citofono qualche istante prima) è passata a parlargli.

Cosa gli ha riferito (oltre a dirgli di ripassare)? A Stoppa è stato detto semplicemente che il professore non era all’Università in quella giornata.

Spezzone 2- Gli dicono di ripassare

Dopotutto, se nessuno sa che arrivi, non è detto che sia là ad aspettarti, non vi pare?

La scena successiva delle persone che si negano al telefono è assurda oltre che stupida, dato che quello non è un telefono ma, come detto, un citofono. Se citofono venti volte a casa di Stoppa, posso ragionevolmente supporre che sempre e solo Stoppa mi possa rispondere, non pensate?

Dalle notizie che abbiamo quelle fantomatiche telefonate citofonate non sono mai avvenute. Dopo che gli è stato comunicato che il Professore era assente il tutto è finito.

Ipotesi: non è che anche quella parte è inventata di sana pianta? Visto il “montaggio creativo” dimostrato sino a qui, cosa ci vieta di pensare che quella sia semplicemente un frammento della citofonata nella quale gli viene risposto di attendere? Cosa ci vieta di supporre che sia stata montata ad hoc solo per far passare l’immagine dei “brutti ricercatori cattivi che non vogliono parlare con il buon Stoppa”? Cosa ci vieta di supporre che anche la manfrina sul citofono attaccato non sia stata girata una seconda volta solo per giocare sul fatto che avevano chiuso il citofono, aggiungendo l’audio della prima volta? Guarda caso Stoppa avvicina il microfono alla cornetta esattamente in quel fatidico istante, solo per sentire quelle parole. Che strana combinazione, per un professionista che di solito prima avvicina il microfono e poi accende il telefono, non vi pare?
Vabbé, questo sarebbe davvero troppo… o forse no? Non lo sapremo mai!

Segue un siparietto con un assistente del professore che chiaramente non voleva essere importunato, immediatamente identificato dal suo curriculum sul sito del laboratorio di Neurofisiologia3, dove tra l’altro vengono spiegati gli esperimenti sui macachi, ma evidentemente il buon Stoppa, nonostante il diploma di maturità linguistica e l’ottima conoscenza della lingua inglese4 ha difficoltà a comprendere il folle numero di 14 (QUATTORDICI) righe in inglese scientifico.

I progetti del Laboratorio del Prof. Caminiti, spiegati in un posto insospettabile: la HOME PAGE del laboratorio!

I progetti del Laboratorio del Prof. Caminiti, spiegati in un posto insospettabile: la HOME PAGE del laboratorio!

O forse a Stoppa di sapere cosa veniva fatto non interessava nulla, come capita sempre nei video diffusi dalle associazioni animaliste? Ennesimo dubbio amletico che non troverà risposta, come i precedenti.

Ma l’apoteosi della disinformazione il nostro Stoppa, come tutti gli animalisti, la raggiunge proprio quando si trova davanti a quello che a parole dice di volere: un esempio di come si trattano gli animali.

Ci troviamo davanti ad un breve video di qualche anno fa in cui si vede una gabbia

L'uso di una normale gabbia viene storpiato, come siamo abituati a vedere comunemente nel materiale di propaganda animalista.

L’uso di una normale gabbia viene storpiato, come siamo abituati a vedere comunemente nel materiale di propaganda animalista.

che permette di immobilizzare per qualche istante un animale: l’oggetto, nelle sue varianti, viene normalmente utilizzato anche nelle facoltà di veterinaria, per anestetizzare animali randagi che potrebbero essere poco collaborativi o molto veloci e non crea assolutamente nessun fastidio all’animale. Ma vediamo un attimo come l’obiettivissimo Stoppa descrive il tutto?

…mostra fiero come questa gabbia si possa restringere fino a schiacciare la scimmia tra una graticola di ferro e l’altra per effettuare, da sveglia, ogni tipo di trattamento

L’uso dei termini impiegati (schiacciare la scimmiagraticola di ferroogni tipo di trattamentoda sveglia) segue il classico cliché della propaganda animalista: lo scopo non è di spiegare, ma di suscitare emozioni sgradevoli, quando in realtà quel tipo di gabbia viene utilizzato proprio per ridurre al minimo lo stress di un’iniezione o di una vaccinazione (perché questi sono i trattamenti che vengono eseguiti in quella situazione) permettendo una veloce immobilizzazione dell’animale senza bisogno di manipolarlo: una gabbia che rende più sicuro il trattamento sia per l’operatore che per l’animale stesso viene fatta passare come strumento di tortura!

Alla fine Stoppa riesce a scambiare due parole con il Professore che promette di richiamarlo: però così non è avvenuto. Come mai?

Se voi foste un bravo giornalista, probabilmente avreste prima provato a chiedere un appuntamento al Prof. Caminiti e magari, una volta ottenuto un’assicurazione di massima di poter ottenere un intervista (come detto il professore quel giorno non era in città), da bravi giornalisti sareste rimasti in attesa, vero? Dopotutto non è la prima volta che il Prof. Caminiti viene intervistato sul tema. In passato persino Al Jazeera era stata a parlare con lui di sperimentazione…

Invece è successo qualcosa di diverso e di strano, qualcosa che forse gli ha fatto cambiare idea… quella sera a casa del professore è suonato il citofono e qualcuno, che si è qualificato come uno studente, ha detto ad un familiare che il professore gli aveva dato appuntamento là per quella sera.

E questo ci porta all’ultimo enigma del servizio: considerando che il Professore era fuori città, che non aveva dato nessun appuntamento a nessun studente per quel giorno, né all’Università né tanto meno a casa propria (dove non riceve MAI nessun studente), aggiungendo il fatto che l’indirizzo di casa del Professore non è pubblico (al contrario di quello del laboratorio) e considerando anche che NESSUN studente si è fatto vivo nei giorni successivi presso lo studio del professore per il supposto appuntamento: quante possibilità ci sono che la persona che si è presentata proprio quella sera sotto la casa del professore fosse proprio uno studente? E se non era uno studente… chi sarà mai stato?

Ai posteri l’ardua sentenza!

Continuate a seguirci, perché nei prossimi giorni avremo ancora altre notizie ed immagini esclusive a riguardo!

Edit: Intervista esclusiva di Pro-Test Italia al Prof. Roberto Caminiti, ordinario di Fisiologia umana all’Università “La Sapienza” di Roma, sull’impiego dei primati nella ricerca scientifica.

Dott. Dario Padovan
Presidente
Pro-Test Italia

1) Edoardo Stoppa – Striscia la Notizia del 18/12/14
2) Pro-Test Italia – I macachi dell’Università di Modena
3) Laboratory of Behavioral Neurophysiology
4) Edoardo Stoppa – Curriculum vitae

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