Rivelato al mondo il topo “parlante”
Gli scienziati della Southern University Colorado Abbey hanno pubblicato una clamorosa ricerca sulla rivista Nature, svelando l’esistenza di un animale transgenico (creato in laboratorio) dalle caratteristiche sorprendenti. L’animale è stato ottenuto per clonazioni successive partendo da un esemplare albino di Rattus norvegicus, cui ad ogni passaggio di clonazione è stato aggiunto (con l’uso di tecnologie avanzatissime disponibili oltreoceano quali l’HLPC) un gene umano; tutti i passaggi sono stati effettuati crescendo l’intero animale in-vitro senza uso di FCS, grazie a nuove tecnologie messe a punto dallo S.T.I.Care-Lab di Denver, avanguardia nelle tecniche di sperimentazione animale che non fanno uso di animali. I geni in questione erano stati selezionati con un modello bioinformatico per essere gli stessi che inHomo sapiens consentono la differenziazione delle corde vocali e dei muscoli deputati a controllarle.
L’animale, una volta risvegliato dal coma farmacologico in cui era stato mantenuto durante la coltura su petri, ha letteralmente sconvolto i ricercatori dimostrando per la prima volta, in modo inequivocabile, che altre specie sono capaci di pensieri complessi, libero arbitrio e sentimenti. Infatti il roditore (ammesso che sia a questo punto lecito definirlo tale) appena sveglio ha emesso una serie di vocalizzazioni del tutto anomale e che a un’analisi al computer hanno rivelato una composizione analoga al linguaggio umano. L’animale, si può dire, ha “parlato”; e le analisi in corso hanno già rivelato corrispondenze di significato fra i versi dell’animale e specifiche parole come “cibo”, “caldo”, “sete”, “gabbia” e altre, consentendo un primo autentico “dialogo” fra uomo e animale.
Alla luce di questi nuovi risultati, il direttivo di pro-Test di comune accordo ha deciso di interrompere le proprie attività per esaminare i nuovi dati. Se fossero confermati, urgerebbe una pausa di riflessione sulla sperimentazione animale e una rivisitazione delle posizioni chiave dell’associazione.
Alleghiamo la primissima documentazione audiovisiva del topo che “parla”.