Lettera aperta al Premier Renzi sulle prevaricazioni animaliste

Egregio Presidente del Consiglio,

Volevamo informarLa di un brutto episodio che è successo a Busto Arsizio, in provincia di Varese. La squadra di pallavolo femminile locale, che milita in serie A, a rotazione durante i match dava uno spazio per raccogliere fondi a disposizione ad associazioni no profit. Sabato 15 Marzo sarebbe stato il turno della ProRett Onlus.

La sindrome di Rett è una malattia neurodegenerativa rara che si manifesta attorno ai due anni soprattutto nelle bambine, che perdono tutto il bagaglio di conoscenze e di nozioni apprese fino a quel momento, cosa a cui si associano disabilità dal punto di vista motorio e altri sintomi, tra i quali degli attacchi epilettici. Attualmente non esistono terapie risolutive ma solo sintomatiche, che mirano a rallentare il progredire della malattia, ma la speranza si ripone nella ricerca di una terapia genica e attualmente per queste ricerche viene utilizzato un modello murino.

Nulla di strano, finchè alcuni gruppi animalisti, tra i quali la sezione locale della LAV, hanno iniziato a mettere in atto una e vera propria persecuzione tramite mail-bombing, telefonate e attacchi nei social network nei confronti della squadra ,“Unendo -Yamamay” di Busto Arsizio, per costringerla ad annullare l’iniziativa. La motivazione addotta dagli animalisti è che, essendo questa un’associazione che finanzia la ricerca sulla Sindrome di Rett, i soldi avrebbero finanziato esperimenti portati avanti tramite la sperimentazione animale. Per evitare disordini, la Unendo-Yamamay ha annullato l’evento.

E’ scandaloso che dei gruppi organizzati possano permettersi di portare avanti questo tipo di vessazioni; la cosa è ancora più grave in quanto viene colpita di nuovo la ricerca su una malattia rara. Come è già successo alcuni mesi fa con Caterina Simonsen, manca il rispetto delle fatiche che famiglie e persone quotidianamente devono superare per sopravvivere e per vivere una vita dignitosa. Ci chiediamo fino a quando questi atti di intimidazione rimarranno impuniti e se è possibile che associazioni che utilizzano questi sistemi per prevaricare i diritti dei più deboli possano poi essere accettate come interlocutori istituzionali con le amministrazioni e i governi a discutere di bandi e normative. Servirebbe che il Governo iniziasse a prendere seriamente l’estremismo animalista, che non permetta, come spesso accade in Italia, che per questi atti ci sia la più completa impunità.

Distinti Saluti

Il Direttivo di Pro-Test Italia

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