Violenza e intolleranza: la storia si ripete…

Le nostre manifestazioni sono delle esplosioni di gioia: sono colorate, le persone sono sorridenti e fiduciose nel futuro. Ma soprattutto, sono caratterizzate dal massimo rispetto per tutti, rispetto che Pro-Test Italia stessa esige da soci e simpatizzanti.
Le nostre manifestazioni però vengono spesso fatte oggetto di episodi, talvolta anche molto gravi, di intolleranza e di estremismo.
E’ capitato durante la manifestazione “Animali e ricerca: insieme per la vita” dell’1 giugno a Milano, quando gruppi di animalisti estremisti, fortunatamente fermati e tenuti sotto controllo degli agenti della DIGOS, si sono presentati in via Mercanti urlando insulti e minacce a chi manifestava pacificamente in difesa della sperimentazione animale.
E’ capitato l’8 giugno, durante “Italia Unita per la Corretta Informazione Scientifica”, quando in diverse città italiane si sono registrati tentativi di censura e disturbo (ne trovate un resocontoqui).
Purtroppo, è capitato anche in seguito alla nostra manifestazione di giovedì scorso, “Non c’è futuro senza ricerca”, svoltasi a Roma. Vittima della violenza, avvenuta su una pagina Facebook (il post è stato ora oscurato), non è stato il gruppo dei pro-testers, ma è stata una sola persona, una nostra socia che ha la “colpa” di essere una ex-attivista per i “diritti degli animali”.
Per qualche gruppo estremista l’essersi informati su un argomento tanto dibattuto e aver cambiato idea è qualcosa di inaccettabile, di vergognoso, un motivo sufficiente per essere messi alla gogna e per vedere la propria foto trasformata in un cartello stile “Wanted”.

Non è accettabile, in un Paese civile come il nostro dovrebbe essere, che le persone debbano temere ripercussioni per aver cambiato opinione, per aver manifestato liberamente il loro pensiero in una piazza, che si debba anche solo valutare la possibilità di rimuovere una foto da un social network per timore per la propria incolumità personale.

La nostra associazione si dichiara, ancora una volta e all’unanimità, contraria a qualsiasi forma di violenza contro chiunque, ed auspica che episodi simili non debbano più ripetersi. Come membri di una società civile riteniamo il dialogo l’unico mezzo possibile di confronto, e invitiamo anche le persone che non condividono il nostro punto di vista a rifiutare l’uso di minacce e aggressioni verbali. Alla socia resa oggetto di attacchi personali per la sua decisione di sostenere Pro-Test Italia e la ricerca biomedica va tutto il nostro sostegno: saremo al suo fianco ed al fianco di chiunque come lei venga preso di mira per aver espresso un’opinione scomoda sulla sperimentazione animale.

[Daria Giovannoni – Presidente Pro-Test Italia]

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