Si è conclusa da poco la manifestazione che si è tenuta in Via Colonna Antonina (Montecitorio) a Roma indetta dall’associazione Pro-Test Italia. Almeno 400 manifestanti, giunti da diverse città come Milano, Genova, Udine, Padova, Napoli, Pisa e Bologna, hanno fatto sentire le loro ragioni. Il messaggio è chiaro: bisogna salvare la ricerca in Italia e l’associazione oggi si è fatta carico ed ha espresso la preoccupazione della scienza e dei cittadini, verso una politica che rischia di bloccare completamente il progresso nel nostro Paese.
“La ricerca è il futuro del Paese” ha infatti dichiarato l’On. Ilaria Capua durante il suo intervento come relatrice.
Durante l’evento si sono alternati diversi politici e scienziati, i quali hanno spiegato perché il Governo deve abbracciare la direttiva nella sua formulazione originale, eliminando gli emendamenti dell’articolo 13.
Uno dei problemi di questi emandamenti riguarda il benessere animale: “I nuovi emendamenti mettono in pericolo la vita stessa dell’animale.” ha dichiarato Dr. Alessandro Papale, ricercatore all’Ospedale San Raffaele.
Non solo, anche i malati, a causa sia del blocco della ricerca in Italia, sia di divieti come quello sugli xenotrapianti, non avrebbero vita facile.
Secondo la Dr.ssa Elisabetta Dejana, Direttore del Laboratorio di Biologia Vascolare, IFOM, i ricercatori hanno bisogno di essere ascoltati e aiutati. I politici hanno responsabilità non solo verso i nostri giovani ricercatori, ma anche verso i malati. Dello stesso parere è l’On. De Biasi che conclude il suo intervento con un appello al Governo, affinché sia consapevole che la partita che c’è in gioco non è istituzionale, ma è l’essere umano.
L’On. Giovanardi ha ribadito il concetto dichiarando che il compito dei parlamentari e dei ricercatori è far capire al Governo che prima di tutto devono essere rappresentate le persone, uomini, donne e bambini.
“Sperare nella ricerca ci ha spinti ad andare avanti” ha detto l’On. Locatelli durante il suo intervento.
Dr. Lucio Pastore, Group Leader CEINGE-Biotecnologie Avanzate ha espresso la sua preoccupazione per il blocco della ricerca causato da questi emendamenti:“Non posso pensare che la ricerca più avanzata venga fatta all’estero, pregiudicando ai nostri giovani la possibilità di maturare.”
Senza la ricerca infatti non si potranno ottenere le cure alle malattie, e come ha ricordato l’Avv. Filomena Gallo (Segretario Associazione Luca Coscioni) “Qui non ci sono ricercatori che vogliono torturare gli animali, qui ci sono buoni ricercatori che vogliono dare risposte ai malati che aspettano, che non hanno tempo, e aspettano risposte per malattie oggi incurabili”.
A fine manifestazione, dalla piazza, vengono lanciati in aria i palloncini bianchi di Pro-Test Italia, con un significato simbolico: non lasciamo che la ricerca voli via dal nostro Paese.
Una manifestazione pacifica quindi, ma che ha comunque lasciato il segno, mentre sulla pagina Facebook dell’associazione Pro-Test Italia fioccano le foto di supporto da parte di chi, essendo lontano Roma, non ha potuto partecipare all’evento ma ha comunque voluto mostrare la propria solidarietà.