I tentativi di censura continuano: questa volta tocca a Silvio Garattini
Siamo venuti a conoscenza di un episodio vergognoso sul quale l’associazione vorrebbe spendere qualche parola.
Il Festival della mente è un evento culturale dedicato alla creatività che da qualche anno a questa parte ha luogo nel borgo medievale di Sarzana, in provincia di La Spezia. Tra i tanti ospiti invitati, quest’anno prenderà la parola anche Silvio Garattini, il direttore dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, con una relazione intitolata “Invecchiamento cerebrale: un’epidemia del terzo millennio” (qui il programma).
Le particolarità di questa censura sono due:
- La relazione di Garattini non tratterà di sperimentazione animale bensì di invecchiamento cerebrale, viene quindi da chiedersi per quale motivo così tante persone premano affinchè sia annullato il suo intervento. Una spiegazione me la sono data e non è molto difficile da immaginare dati gli avvenimenti passati: queste persone non sono a conoscenza dei più basilari diritti umani.
In questo caso non è messa in discussione più di tanto la validità della sperimentazione animale, quanto la persona di Silvio Garattini: non è accettata perchè le sue idee non corrispondono alle loro.
“Interessante” l’intervento [archivio] di Carla Rocchi, presidente nazionale dell’ENPA, che afferma: “un incontro senza contraddittorio è solo un simposio tra sodali” dimostrando non solo di non essere a conoscenza dell’argomento che tratterà Garattini ma anche di ignorare i numerosi dibattiti tenuti in precedenza dal professore in cui in verità erano presenti dei contraddittori. - Questa volta non sono unicamente dei comuni cittadini a manifestare il proprio disprezzo per la libertà di parola, ci si è messo anche un politico. Sto parlando di Valter Chiappini, capogruppo del M5S di Sarzana, che ha inviato una lettera di protesta al Sindaco Alessio Cavarra adducendo ragioni che in ogni caso non giustificherebbero in alcun modo il tentativo di censura verso una persona, tra l’altro in un evento pubblico.
Ma non è finita qui. A supportare l’ondata antidemocratica di questi animalisti è intervenuta [archivio] anche una giornalista locale del quotidiano LaSpezia Oggi che, con supponenza e ignoranza, crede di poter dire agli scienziati cosa debbano studiare e cosa no, scrivendo inoltre “ormai è noto a tutti che la vivisezione non serve a nulla“. Sarà noto a tutti su YouTube, forse; provi a chiedere a qualche ricercatore o consulti direttamente il sondaggio della rivista Nature.
Pro-Test Italia esprime tutta la sua solidarietà a Silvio Garattini, vittima per l’ennesima volta di un tentativo di censura, e auspica che lo stesso facciano quegli animalisti rispettosi dei diritti altrui oltre che dei diritti degli animali.
(Bruno Formicola – Socio Fondatore Pro-Test Italia)