Pro-Test Italia si rivolge al Presidente Napolitano
L’associazione Pro-Test Italia si è rivolta, nei giorni scorsi, direttamente al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ecco il testo della nostra lettera.
Illustrissimo Presidente,
Sono Daria Giovannoni, Presidente dell’associazione no-profit Pro-Test Italia, nata a difesa della ricerca biomedica, e le scrivo riguardo l’ennesimo tentativo di svalutazione della ricerca in Italia.
Mi rivolgo a Lei come garante ultimo del diritto all’istruzione, alla salute e alla ricerca, chiedendo che l’articolo 13 riguardante il recepimento della direttiva europea 2010/63/UE (C. 1326 alla Camera dei Deputati) sulla sperimentazione animale venga rivisto completamente, alla luce delle numerose considerazioni esposte sia da noi che dalla comunità scientifica internazionale.Non mi voglio soffermare sul fatto che questo articolo vada conto la direttiva dell’Unione Europea, che ben ha saputo mediare tra le richieste degli animalisti e i bisogni della ricerca, ponendo il nostro Paese in infrazione e di conseguenza costretto a nuove multe che non possiamo permetterci; bensì Le esprimo la nostra preoccupazione per le conseguenze che questo articolo porterà nel nostro Paese.
Non troviamo assolutamente accettabile che venga leso il diritto degli studenti a una preparazione completa ed avanzata, all’essere formati come professionisti competitivi in un contesto europeo. Questo articolo infatti incentiva ancora di più la “fuga dei cervelli” che da ormai troppo tempo interessa i nostri giovani laureati.
Non solo, le incredibili limitazioni alla ricerca porteranno l’Italia a non poter più svolgere la cosiddetta “ricerca di base” e di conseguenza verrà a mancare la “ricerca biomedica”. L’Italia è un Paese da sempre all’avanguardia, nonostante la carenza di fondi destinati alla ricerca, e non può permettersi di arretrare in questo campo, né di perdere i finanziamenti dell’Unione Europea.
Proprio grazie ad un nostro connazionale si stanno infatti scoprendo, in Italia, nuove cure per i tumori grazie all’utilizzo degli xenotrapianti su animali, i quali verrebbero vietati dall’articolo 13. Questa legge impedirà al nostro Paese di distinguersi in Europa come magnifico esempio di ottima qualità di ricerca, quale è stato fino ad oggi.
Ci rivolgiamo perciò a Lei, perché siamo sicuri che sia il primo ad interessarsi della salute e del benessere dei cittadini Italiani, e ci appelliamo a Lei affinché non venga compiuto quello che a nostro avviso è un vero e proprio attentato alla ricerca biomedica nel nostro Paese.
L’associazione che rappresento non si fa portavoce solo delle necessità della comunità scientifica italiana, ma anche della gente comune che vorrebbe vedere la propria salute ed il proprio futuro garantiti dal proprio Stato, che in questo campo si è sempre distinto per l’eccellenza e la qualità dei servizi prestati alla cittadinanza.
Sperando in un suo interessamento al problema che qui le abbiamo riportato, La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione, e Le porgo i miei più distinti saluti.
Daria Giovannoni
Presidente di Pro-Test Italia