Comunicato Stampa: Pro-Test Italia convocata alla Camera dei Deputati

In data odierna, Mercoledì 17 Luglio 2013, l’associazione Pro-Test Italia è stata convocata in audizione informale dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati in merito al recepimento della Direttiva europea 2010/63/EU.
L’associazione, rappresentata per l’occasione dal Dr. Dario Padovan, coordinatore del Comitato Scientifico, ha potuto così esporre e motivare ai deputati le proprie perplessità riguardo alcuni commi dell’emendamento all’articolo 13 approvati all’inizio di Luglio al Senato.

Insieme al Dr. Padovan erano stati invitati anche il Prof. Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di Ricerca Mario Negri, e il Prof. Piergiorgio Strata, professore emerito di Neurofisiologia presso l’Università degli studi di Torino, oltre a due rappresentanti di associazioni animaliste.

Come accaduto durante l’audizione al Senato, anche in questa occasione l’associazione è stata in grado di documentare e spiegare ai parlamentari i punti che secondo le attuali conoscenze limitano fortemente la ricerca e la didattica nel nostro Paese, e anche la qualità dell’assistenza sanitaria.

Procedure che ogni giorno salvano la vita, come il trapianto di valvole cardiache biologiche o le ricerche sulla sindrome di astinenza neonatale, sarebbero infatti impedite dalle restrizioni imposte dagli emendamenti approvati al Senato.

Non solo, lo stesso benessere animale sarebbe in pericolo: il divieto di allevamento per cani, gatti e scimmie a fine di ricerca scientifica obbligherebbe gli animali a dei lunghi viaggi dall’estero, mentre l’obbligo di anestesia in qualunque caso tranne che per lo studio di analgesici ed anestetici comporterebbe l’utilizzo di questa pratica anche per procedure semplici come il prelievo di sangue, sottoponendo gli animali ad inutili stress.

Sono stati fatti dei miglioramenti rispetto al testo presentato inizialmente in Commissione al Senato. Con la formulazione approvata in Aula infatti almeno gli studenti di Medicina Veterinaria potranno avere accesso a tutti gli strumenti necessari per una formazione completa. Il comma f) però nega una parte fondamentale del corso di studi ai futuri biologi, biotecnologi e zootecnici, insieme ad altre figure professionali che basano la loro preparazione sull’esperienza pratica con animali. Verrebbe così incentivata la “fuga dei cervelli” all’estero.

La giornata è stata molto proficua in quanto durante la discussione sono state poste numerose domande a cui il Dr. Padovan, il Prof. Garattini e il Prof. Strata hanno potuto rispondere chiarendo così tutti i dubbi degli interlocutori riguardo ai danni che le modifiche approvate al Senato porterebbero alla ricerca italiana. I deputati si sono mostrati molto interessati alle problematiche esposte: confidiamo perciò che le nostre obiezioni vengano portate avanti sotto forma di emendamenti tesi alla risoluzione delle criticità evidenziate.

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