Le motivazioni della sentenza Green Hill lasciano basiti

Per il giudice Roberto Gurini l’ASL di Brescia è inaffidabile con i suoi 67 controlli con esito positivo, l’ispezione di Regione Lombardia e del Ministero della Salute non va bene perché preavvisata di soli 30 minuti, come se in così poco tempo fosse possibile rendere idonea una struttura di 2300 beagle. Riesce anche a dare dell’incompetente all’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna, massima autorità italiana in materia, colpevoli di aver fatto una dettagliatissima relazione anch’essa con esito positivo per Green Hill.

Secondo il Giudice invece è soddisfacente l’ispezione del Corpo Forestale dello Stato che ha scelto come ausiliari di polizia giudiziaria per fare l’ispezione a Green Hill veterinari imparziali come il Dott. Chisari, che partecipava regolarmente alle manifestazioni contro Green Hill o come il Dott. Funes, tragicamente morto nel novembre 2012, che faceva delle battaglie animaliste la sua bandiera politica.

Stupisce leggere che il magistrato abbia considerato non necessarie le 44 eutanasie effettuate in tre anni (su oltre 9000 cani, una percentuale totale di meno dello 0.5%), principalmente sulla base della perizia del Dott. Moriconi (socio onorario LAV, che è stata parte civile nel processo) quando queste sono state dettagliatamente spiegate e giustificate (dati scientifici alla mano) dai periti della difesa. Sorprende ancora di più se si considera che dal PM non è stata disposto nessun esame necroscopico delle carcasse ancora presenti in congelatore al momento del sequestro, esame inizialmente richiesto dall’accusa ma poi ha rifiutato quando, tramite incidente probatorio, Green Hill ha chiesto anche la presenza di un suo perito.

A brevissimo dettaglieremo le nostre critiche alle motivazioni della sentenza.

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