Manifestazione: ”Animali e ricerca: insieme per la vita” (1 giugno. Via Mercanti, Milano)

La sperimentazione animale ha permesso alla medicina di evolversi e poter realizzare scoperte che hanno migliorato la vita di noi tutti. Basti pensare ai vaccini, i quali hanno permesso in quasi un secolo e mezzo di sconfiggere malattie come vaiolo, rabbia, tetano, poliomielite, epatite B. 
Un settore in cui questo tipo di sperimentazione ha permesso grossi risultati è quello dei farmaci: si ricordino medicinali per anestesie locali e totali, antiasmatici, antivirali, terapie per HIV e chemioterapici, che hanno permesso di sconfiggere o almeno rendere trattabili molte di quelle patologie che fino a pochi anni fa erano delle vere condanne a morte.
Anche tutte le pratiche chirurgiche moderne sono successi della sperimentazione sugli animali: trapianti, macchinari per le operazioni a cuore aperto, pacemaker e bypass.
Queste sono solo alcune delle importanti scoperte che la moderna medicina ha potuto raggiungere grazie all’impiego di animali nella ricerca.

Sabato 20 aprile, cinque membri del gruppo animalista “fermare Green Hill” sono entrati abusivamente nel Dipartimento di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano. I cinque attivisti hanno occupato lo stabulario, e dopo che alcuni si sono incatenati alle porte, hanno impedito l’accesso a polizia e personale di ricerca. Il danno arrecato, difficile da quantificare ma nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, va però ben oltre la perdita degli animali illegalmente asportati, in quanto gli animalisti hanno tolto i cartellini a tutte le gabbie, rendendo non più identificabili gli animali e di fatto mandando in fumo il lavoro di anni di ricerca scientifica e i finanziamenti relativi.
Le ricerche riguardano in gran parte malattie del sistema nervoso, per le quali vi è un disperato bisogno di cure, attualmente non disponibili: autismo, malattia di Parkinson, di Alzheimer, Sclerosi Multipla, Sclerosi Laterale Amiotrofica, sindrome di Prader-Willi, dipendenza da nicotina.
Non vogliamo che si ripetano più eventi del genere, guidati da persone che impongono la propria ideologia con la violenza e la forza, guidati dall’ignoranza.

La manifestazione, oltre a spiegare perché la sperimentazione animale è ancora necessaria, cerca di:

– Chiedere alla cittadinanza di giudicare la ricerca e la sperimentazione animale dai fatti e dai risultati e non dai pregiudizi in un mutuo dialogo fondato sulla trasparenza e sul rispetto.

– Sollecitare i media a una copertura giusta, equilibrata, basata sui fatti delle notizie sui temi della sperimentazione animale

– Chiedere alle Istituzioni di prendere posizioni responsabili sui temi scientifici.

– Promuovere la condanna nell’opinione pubblica, nei media e nelle Istituzioni degli atti di estremismo contro la ricerca, e nello specifico contro la sperimentazione animale.

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Partecipa anche tu:
SABATO 1 GIUGNO dalle ORE 15
in VIA MERCANTI a MILANO

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